NES su Nintendo Switch: classifichiamo i 20 titoli disponibili (seconda parte)

Riprendiamo il nostro viaggio a ritroso negli anni 80, proseguendo con la nostra top 20.
È ora di scoprire i primi 10 titoli!

(Se vi foste persi le altre 10 posizioni, cliccate qui!)

10) Balloon Fight (1985)

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Balloon Fight è uno dei titoli arcade più preziosi della collezione Nintendo.
Nella sua semplicità, il gioco risulta esser un intrattenimento spensierato e sorprendentemente avvincente, incarnando quelle emozioni genuine che caratterizzano i grandi classici.
Appeso a due pantaloncini, il nostro eroe dovrà sbracciare in aria per darsi lo slancio, combattendo con altri svolazzatori che vorranno farvi precipitare in acqua.
C’è anche un’altra modalità chiamata Balloon Race, in cui svolazza spinti dalla corrente, cercando di far scoppiare più palloncini possibili, evitando gli ostacoli che tenteranno di intralciare il volo tra i cieli stellati.

Ho sempre avuto un debole per Balloon Fight: la musichetta che mi risuona in testa, gli echi elettronici ad 8 bit, i personaggi buffi e lo sfondo notturno costellato di pixel. Non resisto.

Momento migliore: il ricordo di Iwata a GameCenter CX. Lacrimoni.

 

9) Excitebike (1985)

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Excitebike fu uno dei titoli di lancio del NES, proponendo gare di motociclette su circuiti a scorrimento orizzontale.
Tra rampe sabbiose, salti delle dune e atterraggi provvidenziali, dovremmo riuscire ad ottenere il miglior piazzamento concludendo il tracciato nel minor tempo possibile.

Ciò che rende veramente speciale Excitebike è la modalità editor.
Potrete creare il vostro circuito, selezionando gli elementi da inserire tra ostacoli e dossi terrosi.
Questa componente estende notevolmente la sua rigiocabilità, considerando che il gioco propone soltanto 5 tracciati.

Momento migliore: creare il proprio circuito e condividerlo con i propri amici!

8) Gradius (1985)

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Gradius rappresenta un tassello fondamentale per le origini e lo sviluppo degli shoot em up.
Ad oggi, lo shmups di Konami potrà apparire datato, osservando quanto il genere si sia sviluppato negli anni successivi, ma molte delle sue componenti rimangono notevoli tutt’oggi considerando la sua data di pubblicazione.

La personalizzazione del proprio veicolo e gli innumerevoli power up sono elementi che verranno ereditati dai successivi capitoli, instaurandosi nel DNA dei futuri shoot em up.
L’essenza degli spara-spara spaziali è in questi cieli costellati di pixel, in cui sfrecciare e sparare nelle densità cosmiche degli anni 80.

Momento migliore: le teste delle Isole di Pasqua nello spazio!

7) Yoshi (1991)

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Dopo il successo del sauro verde su Super Mario World, Yoshi esordisce con il suo puzzle game… ma su NES.

Quando ormai il Super Nintendo era già una realtà da ormai qualche anno, il suo predecessore tentava di rimanere a galla con una sfilza di rompicapo e la prima avventura di Kirby.
Adottando la formula congeniale del Tetris, si dovranno abbinare due mostriciattoli dello stesso tipo senza però avere il controllo sugli elementi che cadranno dall’alto: bensì, bisognerà roteare i pilastri delle creature già precedentemente impilate.
A venirci in aiuto c’è il guscio di Yoshi, diviso però a metà. Nel caso in cui si riesca a inserire la parte superiore in una pila in cui è presente la parte inferiore dell’uovo, si elimineranno tutti gli elementi che si trovano nel mezzo, facendo nascere un piccolo sauro.
Eliminando ogni componente presente sullo schermo, si conclude lo stage passando ad un altro livello, innalzando la difficoltà.

La quantità di ore passate su questo giochino è imbarazzante: mai avrei immaginato che, un puzzle game così semplice, potesse generarmi tanta dipendenza.
Yoshi è un ottimo intermezzo tra una partita e l’altra nei classici per NES.
Aspettiamo impazientemente l’inserimento di Yoshi’s Cookie.

Momento migliore: l’animazione che precede un nuovo livello

 

6) Tecmo Bowl (1987)

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Tra tutte le proposte sportive promosse da Nintendo, l’unica ad emergere nella top 10 è il football di Tecmo Bowl.
12 (DODICI) squadre su licenza della NFL, 4 schemi per ogni fase (attacco e difesa) e un gameplay sopraffino e fluido rendono Tecmo Bowl uno degli innesti più graditi ed esaltanti di questa prima ondata di titoli NES.

L’azione riprodotta sulla console ad 8 bit riesce a trasmettere le stesse emozioni della conquista delle yard, i lanci del quarterback, le corse a perdifiato e i placcaggi aggressivi.
Un piccolo gioiellino da riscoprire.
Chissà se avremo modo di rivedere anche il suo sequel: Tecmo Super Bowl.

Momento migliore: il touchdown, preceduto dal consueto “ready down HUTHUTHUTHUT”.

 

5) Dr Mario (1990)

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Altro giochino che ha generato una forte dipendenza in questa prima settimana del servizio online.
Dr Mario adotta le consuete meccaniche di Tetris, sostituendo i tetramini con delle pillole di due colori differenti da impilare per creare linee (orizzontali o verticali) da quattro elementi dello stesso colore. Così facendo, le pillole verranno eliminate permettendo agli altri blocchi di scendere.
Ad infestare lo stage ci saranno i fastidiosi microbi da disintegrare con le cure del Dr Mario. Ad ogni nuovo livello, prolificheranno sempre più virus da scacciare via.

Il gioco propone un livello di sfida che saprà stimolarvi a tentare e ritentare, con un approccio più ponderato per risolvere i rompicapo, velocizzando i processi logici con l’innalzamento della difficoltà e l’invasione dei virus sullo schermo.

Dr Mario è il titolo perfetto per Nintendo Switch, rendendo accessibile la vostra dipendenza a casa, in treno, a lavoro e nei bagni dell’autogrill della Salerno-Reggio Calabria.

Momento migliore: i momenti in cui si crede ingenuamente di fare solo una partitina prima di andare a letto e scoprire di averci passato ore.

 

4) River City Ransom (1989)

2362156-nes_rivercityransomMi sono letteralmente innamorato di River City Ransom.
Le componenti RPG unite alle botte di Double Dragon rende questo picchiaduro a scorrimento estremamente accattivante ed irresistibile tutt’oggi.
Dalle zuffe contro le gang riuscirete ad acquisire soldi da spendere nei negozi delle aree commerciali della città. Potrete abbuffarvi, imparare nuove tecniche ed acquistare scarpe nuove per migliorare le vostre caratteristiche e diventare più forti.
La possibilità di affrontare l’avventura in coop nullifica la presenza di Double Dragon all’interno della line up su Switch.

Momento migliore: ordinare montagne di cibo nei ristoranti!

 

3) The Legend of Zelda

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The Legend of Zelda ci ha permesso di essere curiosi, di esplorare ed immaginare un mondo fantastico nell’universo ad 8 bit.

Ciò che però mina in parte l’esperienza con Zelda è l’assenza di una contestualizzazione e di una narrazione, laddove il compendio cartaceo all’interno della scatola forniva un supporto narrativo e indicazioni utili per giocare.

Aprendo questa parentesi, Nintendo dovrebbe includere i libretti delle istruzioni (ed eventuali guide) in formato digitale, originariamente inclusi all’interno delle confezioni di gioco. Ciò è già accaduto nei titoli inclusi nelle versioni mini di NES e SNES, oltre che nei titoli Nintendo acquistati dall’eshop su Wii U.

I contenuti cartacei includevano elementi esclusivi che arricchivano l’esperienza di gioco, accompagnando gli utenti nelle loro avventure.

Considerando che reperire questo materiale è sempre più difficile e la sua preservazione diviene più complessa col passare degli anni, digitalizzare i libretti di istruzioni e le guide potrebbe permettere la loro consultazione a tutti, oltre a mantenere intatti questi contenuti.

Al di là di ciò, il fascino dell’ignoto e della scoperta esercita ancora un mistico magnetismo.

Ma, più di ogni altra cosa, The Legend of Zelda sa stimolare la fantasia dei giocatori, attraverso l’immedesimarsi nei combattimenti, l’esaltazione per una nuova scoperta accompagnato dallo storico jingle.

Per quanto possiamo convenire con voi riguardo la difficoltà nell’approcciarsi ad una avventura come Zelda ad oltre 30 anni di distanza, vi assicuriamo che la pazienza e la dedizione investita in questo gioco ripagherà ogni singolo momento passato a vagare in lande apparentemente desolate, a girovagare durante la ricerca compulsiva di un frammento di Triforza.

Giocarci è importante per riconoscere quanto sia stato incredibile il processo videoludico, per comprendere il presente e il futuro della serie e di come Nintendo sognava già in grande.

Momento migliore: “It’s dangerous to go alone! Take this.” è una frase intramontabile.

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2) Super Mario Bros. 3

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“The biggest, most exciting MARIO BROS. adventure yet!” e mai fu così vero.

Dopo il grande successo di Super Mario Bros., Nintendo pensò in grande, sbizzarrendosi con le idee e la fantasia.

Attraverso 8 differenti mondi, Mario dovrà affrontare miriadi di nemici in ambientazioni variegate, utilizzando nuovi power up.

Ad oggi, è ancora tra le avventure dell’idraulico più complesse ed estese, integrate in una singola cartuccia.

Super Mario Bros. 3 è da riscoprire e rigiocare periodicamente, risultando sempre accattivante e coinvolgente, per rivivere le emozioni del passato.

Un classico irrinunciabile.

Momento migliore: il primo volo con Mario Tanooki!

 

1) Super Mario Bros. (1985)

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Se possiamo stringere Switch tra le nostre mani, godendoci ore di spensieratezza tra passato e presente, è proprio grazie a Super Mario Bros.

Mario corre e salta in mondo composto di pixel che, nella sua struttura essenziale, costituisce una formula gioco che potremmo definire eterna. È l’elisir dell’eterna giovinezza: ve ne accorgerete rigiocandoci oggi, tra un mese, tra 10 anni.

Super Mario Bros. è il NES, è Nintendo, è IL videogioco.

Momento migliore: qualsiasi momento passato con l’idraulico baffuto!

 

Si conclude qui la nostra top 20 col botto, sperando di avervi invogliato a prendere la Switch tra le mani e (ri)godervi i classici del passato.

Noi parcheggiamo la nostra Delorean in attesa dei prossimi titoli che verranno aggiunti nei mesi a seguire!

 

 

 

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