The Interview – ovvero: come una amica tenta di coinvolgermi sperando di farmi diventare più social qui su WordPress, invano.

Ringrazio Ophelia per avermi coinvolto in questa iniziativa. Ha dovuto scrivermi privatamente per farmi presente che mi aveva taggato perché neanche sapevo che ci fosse una funzione di tag.

Lo faccio soprattutto perché mi sento in colpa a non aver postato più nella dopo i traumi del finale di Sherlock da cui mi sto gradualmente riprendendo.

Cominciamo.

The Interview – Tag

Le regole sono semplicissime. Io scriverò dieci domande alla quale tutti i blog che nomino dovranno rispondere (se hanno piacere a farlo ovviamente) attraverso un articolo da pubblicare citando l’ideatrice del tag (Fall in “Books”) e nominando a loro volta altri blog (almeno tre) che dovranno continuare la catena.

Le domande rimangono le stesse ma sarà interessante leggere ogni volta le risposte di ognuno.

1 – Quanti anni hai e in che città vivi?
Ostia, quasi 24 anni.

2 – Studi o lavori?
Magari.

3 – Dicci un tuo pregio e un tuo difetto.
Riccio e spettinato.

4 – Qual è il tuo libro preferito? (se ne hai uno)
La Guida galattica per Autostoppisti.

5 – Cos’è per te la lettura?
Il miglior modo per impiegare energie e tempo.

6 – Se dovessi scegliere solo tre libri da portare con te in un’isola deserta, quali sceglieresti?
La Guida Galattica per autostoppisti. Triplice copia perché non si sa mai con la sabbia, l’acqua, ‘na cosa e l’altra…

7 – Sei brava/o ai fornelli o preferisci mangiare?
Cucinare mi piace quanto mangiare e mangiare è più appagante e soddisfacente quando si cucina.
Faccio una pasta col tonno che fermate.
(no davvero, la faccio meglio di te. Sicuro.)

8 – In quale città ti piacerebbe vivere?
In Scandinavia o in un paesino del Centro Italia (Umbria o Marche)
Ma tanto dico così poi in realtà non me ne andrei mai da Ostia.

9 – Qual è l’ultimo viaggio che hai fatto?
Un pomeriggio a Velletri per un compleanno. Un’oretta di treno.
Grazie Chiara la sacher era buonissima.

10 – Perché hai deciso di aprire un blog?
Per creare il mio piccolo macrocosmo in cui scrivo dimenticandomi che le scemenze che riporto qui possono in realtà leggerle tutti.

Non ho nessuno da taggare ma immagino un futuro con più follower che hanno immagini di copertina con una tazza di cioccolata fumante ed un libro davanti la finestra, il tutto rigorosamente sfumato e colorato come le copertine di After, aventi inoltre il loro blog su Tumblr in cui condividono citazioni di Sylvia Plath e Anaïs Nin oltre alle foto con quelle tipe di cui non si inquadra la faccia che indossano quei maglioncini tipo marroncino cioccolata o la tipa a gambe incrociate che legge sul letto e ha il volto coperto dal libro.
Tipo.
Se vi rispecchiate in questa descrizione consideratevi taggati.