Recensioni inutili: Croccomagie di Topolino

 

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La ricerca delle Croccomagie di Topolino è stata equivalente a quella di Piedino per la Valle Incantata. Infatti, considererei fallace questa prima distribuzione del nuovo prodotto Pizzoli
Simply, Carrefour, Conad, Panorama… la lista di supermercati di cui ho setacciato i banconi dei surgelati si è estesa fino all’Ipertriscount (Gruppo GROS) in cui, incredulo – ed ormai avvilito – mi sono apparse come un miraggio: magia Disney.

Preso dall’entusiasmo, neanche ho badato al prezzo, preoccupato che qualcun altro potesse trafugare i frighi del supermercato saccheggiando l’unica scorta di Croccomagie che ho trovato (spero che la mia premura di nasconderle dietro i bustoni di piselli surgelati basti per preservarle, tenendo lontane le mani smoccolose delle orde di bimbi urlanti che fanno i capricci per avere le patatine di Topolino).

Preparate il giorno stesso dell’acquisto, ho deciso di optare per la cottura in forno, 20 minuti, preriscaldato a 200° e scaldate poi a 180° – frega niente che sul sito riporta altre temperature e tempi di cottura, io conosco il mio forno meglio di loro.

Di primo acchitto, la forma delle Croccomagie è fedele a quella mostrata nella pubblicità, che in quest’ultimo periodo mi ha tartassato con una messa in onda a tappeto su tutte le emittenti televisive, alimentando inconsciamente la desiderabilità del prodotto.

Sorprendentemente, il simbolo riconoscibilissimo di Topolino e le sue ‘recchie è riprodotto in forma di patata surgelata: nessuna croccola si è deformata o ha subito alterazioni prima e dopo la cottura.*

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Chiariamo inoltre un punto: le croccomagie sono meno crocchette di quel che si può pensare. Ciò che sorprende infatti è che sembrano sostanzialmente delle patate all’esterno ma che dentro nascondono un cuore di pura crocchettosità, proprio come riporta il messaggio sulla confezione.

Non risultano essere stoppacciose come di solito mi capita di riscontrare con altri prodotti, roba che di solito, dopo un paio di crocchette, dico basta, via, toglietemele da davanti.

Queste croccomagie le ho invece trangugiate con gusto: buone così e sia pucciate nelle salsette del caso. La qualità di Pizzoli è indubbia, mantenuta anche in questo nuovo prodotto.

Come talvolta accade, queste novità gastronomiche non vengono poi mantenute: dopo un iniziale exploit, il prodotto scompare poi dagli scaffali del supermercato.
Spero che non sia il destino delle croccomagie, perché finalmente è stata proposta una novità che è davvero buona, che farà felice sia i più piccini e sia gli adulti – soprattutto quelli che si rifiutano di crescere.

La magia Disney ha davvero impreziosito un concetto semplicistico come la crocchetta: non solo attraverso la forma ma soprattutto con la qualità.

 

*nessuna croccomagia è stata maltrattata per la stesura dell’articolo.

Paolo Fox mi hai deluso.

Paolo Fox auspicava una domenica a 5 stelle. Fortuna, amore e lavoro. Per me e tutti gli Acquario.

Giunge dunque, non senza aspettative accresciute dalle previsioni indicate dalla stecchetta da meteorologo al programma di Magalli, una domenica per cui si spera di non esser vittima del torpore e l’avvilimento che contraddistingue l’ultimo giorno della settimana. Almeno stavolta.

Contentissimo, chiamo pure una mia amica per dirglielo. Lei, Bilancia, domenica da 5 stelle come me.

I presupposti ci sono tutti: carbonara e lattina da un litro di Faxe, saggiamente acquistata la notte prima al Carrefour 24/7 della stazione sapendo che gli astri avranno bisogno di carburante per far confluire energie positive in questa Domenica.

Preparo la carbonara. Guanciale pepato tagliato a cubetti da un metro quadro. Due uova. Tocco di parmigiano. Bucatino. Stappo la lattina da superuomo. La verso dentro al boccale da Oktoberfest. Ignorantissimo.

Paoletto c’ha azzeccato. Tutto perfetto. Per ora.

Mi allontano un attimo dai fornelli.

Torno.

Panico.

Frittata in padella e bucatino semicrudo.

Neanche la tovaglietta di Spongebob mi tira sù. Nemmeno Patrizio Roversi con Linea Verde che me fa vedè le coltivazioni de lattuga.

C’è pure la pila di piatti da lavare perché ho zozzato tremila padelle e posate. Torreggia minacciosa dietro di me manco fosse l’occhio di Mordor nella Terra di Mezzo.

Domenica da 3 e mezzo. Ma ancora non è finita. Chissà.

La mia amica Bilancia intanto, prende il sole sulla Tiburtina e mangia i rigatoni direttamente nel pentolino. Fa pure la scarpetta. Progetta di rotolarsi sul prato nel pomeriggio.

Lei sì che si gode la vita. Una domenica a 5 stelle.