Top per sopravvivere la domenica: 10 giochi imprescindibili per PS2

La domenica è il giorno perfetto per rispolverare la propria Playstation 2 e concedersi una lunga sessione di gioco intrisa di nostalgia e malinconia.

Vorremmo che questa top abbia per voi, lettori in paciolle, la funzione di guida per questo viaggio a ritroso nel tempo,

Abbiamo deciso di stilare una lista di 10 titoli, soffertamente selezionati, per sopravvivere nelle vostre domeniche uggiose.

La linea guida che è stata tracciata è la seguente:

  • Abbiamo prediletto titoli che fossero accessibili e prevalentemente arcade.
  • Abbiamo lasciato da parte titoli longevi e che non supportano la funzionalità multiplayer, preferendo giochi che abbiano un approccio che permettano sessioni relativamente brevi e che concedono un’esperienza di gioco condivisibile.
  • Abbiamo escluso collection e raccolte (per cui trovere riservata una menzione d’onore in fondo all’articolo), preferendo prodotti rilasciati per la prima volta su PS2.

Dopo questi noiosissimi presupposti, cominciamo!

 

10) Splashdown 2: Rides Gone Wild (2003)

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Iniziamo questa top con un titolo controverso.

Probabilmente molti di voi non lo conosceranno ma Splashdown è una perla grezza rinvenuta in una conchiglia tenuta tra le poppe di una serena che si scola una Budweiser.

Ride Goes Wild è l’equivalente di Wave Race sviluppato durante una sbornia: americanissimo, tamarrissimo e per questo maledettamente divertente.

Se volete sfrecciare sulle moto d’acqua tra dinosauri o durante un bombardamento aereo di un inspiegabile flashback, Splashdown è ciò che dovete giocare.

Per una domenica da sbronzi.

9) Pro Evolution Soccer 3 (aka Winning Eleven 7) (2003)

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L’eterna rivalità tra PES e FIFA ci ha fatto sempre propendere la fazione di Konami.

Pro Evolution Soccer era un binomio costituito da realismo e una forte componente arcade, in un perfetto equilibrio tra i due elementi.

Se la serie EA era un simulatore di calcio, PES era IL calcio.

Grezzo ma al contempo sopraffino. Tecnico ma sempre avvincente.

Abbiamo scelto il terzo capitolo perché ha sancito una svolta nella serie, in cui lo stacco generazionale dalla prima Playstation divenne tangibile.

Perché la domenica è soprattutto italiano medio che ama il calcio, sgargarozza Peroni e parla di gnocca.

 

8) ESPN NFL 2K4 (2003) 

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Il football di ESPN fu la valida alternativa in un’epoca videoludica in cui dovette fronteggiare il colosso Madden.

Nel 2003, fu difficile distinguere chi fu Davide e chi fu Golia. Prima che EA decidesse di sbaragliare la scomoda concorrenza di SEGA acquisendo i diritti della NFL, ESPN Football esprimeva un concetto di simulazione sportiva più accattivante, con maggiore appeal e contenutisticamente ricco.

Nella versione 2K4 venne introdotta la modalità che permetteva di vivere in prima persona l’esperienza di gioco.

Letteralmente.

Attraverso la griglia del casco, possiamo impersonificare qualsiasi ruolo sul campo. Si soffre ad ogni contrasto, si respira affannosamente dopo ogni corsa, si lotta per ogni yard.

Come se non bastasse, il gioco dispone di una quantità imbarazzante di modalità, licenze ufficiali e squadre storiche dell’NFL.

Per una domenica col testosterone.

 

7) WWE Smackdown!: Here Comes The Pain (2004)

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Il carrozzone circense targato WWE fa tappa alla settima posizione della nostra top.

Quando il wrestling era ancora una figata, la potenza di percosse mandava in tilt qualsiasi rilevatore di virilità, con pompatissimi omaccioni che si fracassano di schiugghiunau senza eccezioni di colpi.

Un benedettissimo e provvidenziale supporto del multitap permetteva sessioni di botte condivisibili fino ad un massimo di 4 giocatori contemporaneamente.

Se 619, Frog Splash e sbalzi ormonali hanno caratterizzato la tua adolescenza, la domenica è il giorno ideale per tornare penosamente brufolosi e incompresi dagli adulti.

 

6) We Love Katamari (2005)

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Katamari è il connubio ideale tra genio e follia.

Il principe del Cosmo deve soddisfare le richieste dei sudditi della Terra, rotolando il suo katamari in impensabili scenari di vita quotidiana.

Appiccicaticcio ed adattabile a qualsiasi superficie, il katamari incolla a sé qualsiasi cosa, aumentando la sua massa e crescendo a dismisura, fino a inglobare persone, animali, automobili, case ed addirittura altri pianeti (!!).

Con colori sgargianti e una composizione musicale tra le più canticchiabili e strampalate di sempre, Katamari Damacy vi contagerà con la sua allegria e spensieratezza.

Il perfetto antipressivo per combattere il torpore emotivo della domenica.

 

5) NBA Street Vol. 2 (2003)

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La serie Street abbandona i lussuriosi parquet dell’NBA per tornare sugli sgangherati campetti di quartiere.

Liberi da ogni schema e da ogni regola, il basket da strada permette maggior libertà di movimento e concede colpi scorretti per un approccio più grezzo e selvaggio alla pallacanestro.

Tra trucchi da giocoliere con il pallone e acrobazie circensi, lo show è assicurato.

Ideale per sbeffeggiare il vostro antipatico cugino dopo il pranzo della domenica.

 

4) SSX 3 (2003)

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SSX è una serie irrinunciabile per ogni libreria essenziale PS2. Diffidate da chiunque non abbia un qualsiasi capitolo di questa serie tra le sue minchiate giapponesi.

Sfrecciare lungo le piste innevate a bordo della nostra tavola fa venire ancora i brividibadibidi.

Tra salti nel vuoto e acrobazie mozzafiatanti, il divertimento ci travolge come una valanga durante le nostre insignificanti domeniche.

 

3) Soul Calibur II (2002)

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Che domenica sarebbe senza mazzolate?

Soul Calibur è il nostro picchiaduro preferito per PS2.

È stata una ardua scelta, ma i sentimenti hanno preso il sopravvento e Soul Calibur II ha trionfato sul terzo capitolo, anche se significa rinunciare all’editing dei personaggi. E soprattutto rinunciare a Tira.

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Ma la nostalgia è più forte della potta.

E la domenica è fortemente nostalgica.

 

2) Tony Hawk Pro Skater 3 (2001)

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Ginocchia sbucciate ed ossa fratturate vengono (fortunatamente) sostituite da polpastrelli consumati e dita doloranti.

Pro Skater 3 è il gioco arcade d’eccellenza per smanettoni scaprestati che vogliono dominare le piste con combo da capogiro.

Tra trick funambolici e folli acrobazie, Tony Hawk propone sessioni di sferragliamenti col pad bruscamente interrotte dagli smadonnamenti dopo le cadute dallo skate.

Perché la domenica è anche composta da bestemmie.

 

1) Burnout 3: Takedown (2003)

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Il re dei racing game arcade.

Burnout 3 è vi offrirà dosi di adrenalina che scorrono attraverso il dualshock per essere sparate direttamente endovena.

Difficilmente un gioco di guida è riuscito a riprodurre un senso di velocità tale da spettinarci i capelli e farci rizzare i peli lungo la schiena.

Il brivido della derapata, il bacio tra le portiere delle auto avversarie e le carcasse di ferraglia che stridono sull’asfalto dopo un fragoroso incidente suscitano follia, scompiglio ed emozioni che ci fanno amare il videogioco.

Takedown è scarica di defibrillatore per rianimarvi da una domenica dominata dall’apatia.

 

Come promesso, i monsonile menzioni d’onore per evitare che consumiate la domenica nella blasfemia degli atti onanistici:

  • Tekken 5
  • Capcom Collection Vol 1 & 2
  • Madden 2004
  • Street Fighter Alpha Antology
  • X-Men Legends
  • Baldur’s Gate: Dark Alliance
  • Baldur’s Gate: Dark Alliance II
  • Champions of Norrath
  • Marvel Ultimate Alliance
  • WWE Smackdown VS Raw 2006
  • Pro Evolution Soccer 6
  • SSX Tricky
  • Soul Calibur III
  • Virtua Fighter 4
  • Taito Collection I & II
  • Lego Star Wars Complete Saga
  • Tony Hawk Underground
  • Mortal Kombat: Deadly Alliance
  • Mortal Kombat: Shaolin Monks
  • Metal Slug Anthology
  • Tiger Woods PGA Tour 2004
  • Everybody’s Golf
  • NBA Street V3
  • NCAA Football 2004
  • NBA 2K3
  • FIFA 2003

 

 

 

La macchina perfetta

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“E se lo facesse Sony?”

Già fantasticavamo sulla line up, impugnando il pad del nostro SNES mini. Come se non ci bastasse, come se fossimo insaziabilmente affamati di nostalgia.

Nintendo ha dimostrato il potenziale e il fascino di riprodurre, in versione miniaturizzata, i grandi classici che ci accompagnarono durante la nostra infanzia, racchiusi in una console così piccina.

Dopo il rilascio del Commodore 64, anche SEGA e SNK sembrano voler lanciare sul mercato la versione mini delle loro creazioni. E Sony? Per ora si è limitata ad un Pesce D’Aprile. Ma che l’abbia fatto per sondare il terreno?

Ciò è comunque bastato per alimentare la desiderabilità di una Playstation Mini, magari rilasciata in un futuro remoto. In attesa (o meglio, nella speranza) che Sony annunci ufficialmente lo sviluppo, ci siamo chiesti: quali giochi non dovrebbero assolutamente mancare al suo interno?

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1) Spyro Trilogy (Spyro The Dragon; Spyro 2: Ripto’s Rage; Spyro 3: The Year of the Dragon)

Pensando a Playstation, la memoria va a quei pomeriggi passati insieme al draghetto viola, arrostendo innocenti pecorelle e incornando i deretani degli sgherri del cattivone di turno. Dopo il recente annuncio di una versione remastered per PS4, poter vivere le avventure di Spyro nella sua forma originale potrebbe risultare suggestivo, anche per poter confrontare passato e futuro di un gioco che ha mantenuto integra la sua freschezza ed originalità ad ormai 20 anni di distanza.

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2) Crash Bandicoot Trilogy  (Crash Bandicoot; Crash Bandicoot 2; Crash Bandicoot 3:Warped) + Crash Team Racing + Crash Bash

Mascotte dell’era Playstation, Crash Bandicoot è un elemento imprescindibile per la lineup della console mini. Anch’esso fresco di remastered, il pupillo di Naughty Dog ha caratterizzato un’intera generazione di videogiocatori come platform tridimensionale frenetico, con irresistibile simpatia e una formula di gioco che lo rendesse fruibile e spassosissimo. Ad arricchire il compendio di titoli, non possono mancare CTR con folli gare di go kart e Crash Bash, party game caciarone richiesto a gran voce da molti giocatori nel corso degli anni ma che finora non sono ancora stati accontentati: questa sarebbe certamente l’occasione giusta.

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3) Final Fantasy VII + VIII + IX

Quando una saga storica come Final Fantasy passò da Nintendo a Sony, la storia cambiò. Quando Squaresoft (all’epoca non ancora accorpata alla Enix, sviluppatrice di Dragon Quest) rilasciò Final Fantasy VII, il mondo videoludico si arrestò, divenendo fenomeno culturale e trascendendo la sua forma elettronica. Un universo racchiuso in un videogioco. In attesa del remake su PS4, ingannare l’attesa rigiocando questo capolavoro nella sua versione originale potrebbe permettere anche di apprezzare maggiormente la futura riedizione.

Non c’è però da dimenticarsi di Final Fantasy VIII e Final Fantasy IX, anch’essi irrinunciabili, che andrebbero a comporre un trittico di titoli che racchiuderebbero la storia contemporanea dei giochi di ruolo giapponesi.

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4) Tekken 3

Se con Crash, Spyro e Final Fantasy ci siamo presi la libertà di includere tutti i titoli a loro dedicati, con Tekken la questione si fa spigolosa. Per quanto vorremmo avere tutti e 3 i capitoli del picchiaduro Namco custoditi nella nostra Playstation Mini, possiamo comprendere che, per ristrettezze, si dovrebbe rinunciare a qualche tassello. Se dovessimo scegliere il miglior rappresentante della serie, il prescelto sarebbe senz’altro Tekken 3. Rilasciato alla fine di un ciclo generazionale, è colui che ha rappresentato un distacco netto per il suo comparto tecnico avanguardistico, rassomigliando già ad un titolo PS2 (tant’è che Tekken Tag Tournament, presente al lancio di Playstation 2, non è altri che Tekken 3 rispolverato e riadattato alla nuova console), caratterizzando da un gameplay più tecnico e realistico.

Anche se nel mio cuore sono racchiusi i ricordi di Tekken 2 – il più romantico della serie – e le 500 lire inserite nel cabinato del primo Tekken, Tekken 3 ha sancito un cambiamento notevole per il futuro di Namco.

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5) Vagrant Story

Probabilmente è l’inserimento più inatteso rispetto a quelli richiesti ma per chi conosce già questo titolo, saprà quanto meriti di essere incluso all’interno di Playstation Mini.

Vagrant Story è un JRPG sviluppato da Squaresoft che non ha nulla da invidiare a Final Fantasy, rappresentando un adattamento originale e controverso per le sue tematiche e le ambientazioni, oltre che per la sua natura che lo fa annoverare tra i dungeon crawler, con meccaniche di gioco uniche.

Concepito da Yasumi Matsuno – che lavorò già a Tactics Ogre e Final Fantasy Tactics -, Vagrant Story darà vita ad Ivalice, mondo dove in futuro sarà ambientato Final Fantasy XII.

È un titolo che meriterebbe senz’altro maggior apprezzamento rispetto a quello che ha ricevuto: un rilascio su PS mini potrebbe permettere a molti appassionati del genere di giocarlo.

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6) PaRappa The Rapper

Soltanto leggendo il titolo, ci risuonano in testa i “tormentoni” musicali che hanno caratterizzato i nostri pomeriggi negli anni 90 e che ancora non possiamo fare a meno di canticchiare di tanto in tanto.

PaRappa è il rhythm game per eccellenza, che vi accompagnerà con una grafica coloratissima e cartoonesca durante le vostre esibizioni. Non sottovalutatelo per le sue apparenze: può divenire sorprendentemente avvincente (ed anche ostico in alcuni frangenti), richiedendo sincronia e tempismo nel premere i tasti sul controller al momento adatto.

Preparate la borsa del ghiaccio: dopo una sessione a PaRappa vi servirà per scongiurare il tunnel carpale.

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7) Resident Evil Trilogy (Resident Evil; Resident Evil 2; Resident Evil 3: Nemesis)

Nel 1996, Capcom diede inizio ad un fenomeno che terrorizzò una generazione di videogiocatori. Resident Evil sancì la nascita dei survival horror, corrente che avviluppò nelle tenebre l’utenza Playstation. La genesi dei morti viventi non poteva fermarsi ad un unico capitolo e Capcom proliferò con altri due episodi, sempre ambientati a Raccoon City.

La serie procede tutt’oggi con il rilascio di Resident Evil VII su PS4.

La genesi del terrore nacque qui.

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8) MediEvil I & II

Il ritorno di Sir Daniel Fortesque attende soltanto un’ufficializzazione. Sony sta lavorando ad una remastered che riporti il cavaliere scheletrico su PS4. Ciò non toglie che vorremmo comunque poter rigiocare MediEvil nelle sue tenebrose e scanzonate vesti rilasenti all’epoca 64 bit.

Non includerlo sarebbe un delitto.

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9) Oddworld Abe’s Oddysee

“Ciao!” “Seguimi!” “OK!”

Basterebbero queste tre parole per racchiudere i nostri ricordi con Abe.

Un gioco che, con l’innocenza della nostra età, non ci accorgevamo quanto rispecchiasse una realtà grottesca e inquietante.

Abe deve salvare i suoi amici dalla macellazione nell’enorme Mattatoio Ernia che produce cibo in scatola… con la carne dei Mudokon (la razza a cui appartiene il nostro protagonista).

Risoluzioni di enigmi, tra attivazioni di congegni, collaborazione con gli altri compagni e fasi platform, in Oddworld si sopravvive con pazienza e ingegno.

Per chi volesse, Abe’s Oddysee è già stato rilasciato su PS4 in una versione rivisitata: New ‘n’ Tasty.

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10) Ape Escape

Come potrebbe mancare la caccia alle scimmiette?
Ape Escape divertì una generazione di giocatori con le sue frenetiche rincorse col retino appresso i primati, in ambientazioni coloratissime e vivaci.
Il suo successo fu tale che in Metal Gear Solid 3 era presente anche una modalità a loro dedicata!

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Sarebbe bello tornare a scorrazzare come forsennati in quel mondo poligonale, sperando che lo scandaloso doppiaggio possa esser corretto.

 

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11) Metal Gear Solid

MGS fu qualcosa di unico per l’epoca, introducendo le meccaniche stealth e di spionaggio in un gioco che richiedeva cautela e astuzia nel suo approccio. I suoi contenuti e la profondità della narrazione l’hanno resa una delle esperienze videoludiche più significative di quella generazione.
Impossibile dimenticare ciò che ci lasciò Shadow Moses.
Il suo inserimento in una PS mini è obbligatorio.

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12) Silent Hill

Se molti considera(va)no Resident Evil l’esperienza horror per eccellenza durante la generazione Playstation, forse è perché non ebbero modo di visitare Silent Hill.
L’inquietante struttura partorita da Konami ci suscita ancora di brividi freddi lungo la schiena al sol pensiero. Questo fu l’inizio di una genesi del terrore, proseguita successivamente sulle altre console.

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13) Gran Turismo 2

Il “Real Drive Simulator” nacque sulla prima Playstation mostrando un comparto grafico all’avanguardia, con un parco automobilistico esaustivo per ogni appassionato delle quattro ruote. Personalmente preferisco il secondo capitolo di GT, considerandolo più completo del suo esordio seppur siano entrambi notevoli per l’esperienza che offrono

 

Ricapitolando:

  • Spyro The Dragon
  • Spyro 2: Ripto’s Rage
  • Spyro 3: The Year of the Dragon
  • Crash Bandicoot
  • Crash Bandicoot 2
  • Crash Bandicoot 3: Warped
  • Crash Team Racing
  • Crash Bash
  • Final Fantasy VII
  • Final Fantasy VIII
  • Final Fantasy IX
  • Tekken 3
  • Vagrant Story
  • PaRappa the Rapper
  • Resident Evil
  • Resident Evil 2
  • Resident Evil 3: Nemesis
  • MediEvil
  • MediEvil 2
  • Oddworld Abe’s Oddysee
  • Ape Escape
  • Metal Gear Solid
  • Silent Hill

 

Tanti i grandi assenti nell’articolo, ma razionalmente sappiamo che non verrebbero inclusi tutti. Di seguito, le menzioni d’onore:
Hercules, Pandemonium I & II, Tomba! I & II, Parasite Eve I & II, Umjammer Lammy, Suikoden I (ma soprattutto il II), Wipeout e/o Wipeout 2097 (che verrebbe sicuramente inserito da Sony), Dino Crisis, Klonoa: Door to Phantomville (questo è uno dei miei titoli Playstation preferiti), Tomb Raider (anche questo verrebbe sicuramente incluso, non so se tutti…), Legacy of Kain: Soul Reaver e soprattutto…

Castlevania: Symphony of the Night

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